LE VACCINAZIONI SONO TRA GLI INTERVENTI SANITARI PIÙ EFFICACI, SOSTENIBILI E CONVENIENTI. SALVANO LA VITA DI MILIONI DI BAMBINI E BAMBINE, PROTEGGENDOLI DA MALATTIE E DISABILITÀ.
Per questo motivo chiediamo al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera e al Presidente del Senato di:
Eliminando le disparità regionali, riducendo i tempi di attesa con metodi di prenotazione più rapidi, garantendo ai genitori dei bambini o a chi ne fa le veci l’accesso alle corrette informazioni sui benefici dell’immunizzazione.
Informare e sensibilizzare in maniera sistematica tutti coloro che hanno la responsabilità della salute dei più piccoli e che spieghi in maniera chiara l’importanza delle vaccinazioni.
Non solo come scelta di salute personale, ma come strumento essenziale per proteggere i bambini e le bambine più vulnerabili. La loro salute può essere al sicuro solo garantendo che anche chi entra in contatto con loro sia vaccinato.
Investendo nei Paesi più poveri a rischio epidemie e nelle aree colpite da emergenze o conflitti.
COSA FA L'UNICEF
Da sempre, sosteniamo il raggiungimento dell’immunizzazione universale contro le malattie prevenibili in tutti i Paesi. Ogni anno, nelle zone più povere del mondo, forniamo vaccini sufficienti per raggiungere circa la metà dei bambini sotto i 5 anni, salvandoli dalla morte o da malattie invalidanti. Solo nel 2018, abbiamo fornito ben 2,36 miliardi di dosi vaccinali per l’infanzia in 99 Paesi, per un valore di 1.453 miliardi di dollari, raggiungendo il 45% dei bambini sotto i 5 anni a livello mondiale.
È scientificamente dimostrato che la migliore prevenzione consiste nell’assicurare una copertura vaccinale estremamente elevata. Infatti, l’immunità di gregge protegge anche i bambini più vulnerabili e che non possono essere vaccinati.
Nonostante gli enormi progressi, la strada rimane ancora lunga. Soltanto nel 2017, in tutto il mondo circa 20 milioni di bambini sotto l’anno d’età non hanno ricevuto un ciclo completo di vaccinazioni e 8 milioni vivono in condizioni di vulnerabilità causate da conflitti o emergenze.
In Italia abbiamo raggiunto risultati straordinari grazie alle vaccinazioni, ma negli ultimi anni si è assistito a una progressiva riduzione delle coperture vaccinali anche in età pediatrica.
La tendenza è stata invertita sotto la spinta dell’intervento pubblico, ma resta fondamentale mantenere alta l’attenzione su questo tema. Soprattutto, bisogna farlo per quei bambini le cui condizioni di salute non gli permettono di essere vaccinati.
È attualmente in discussione in Senato un progetto di legge per modificare l’obbligo vaccinale. Come UNICEF Italia abbiamo espresso nelle sedi istituzionali competenti le nostre preoccupazioni. In particolare, in un clima generale di sfiducia verso lo strumento delle vaccinazioni un passo indietro sull’obbligo potrebbe contribuire a generare maggiore diffidenza e mettere a rischio la salute dei bambini. Recentemente, anche in Comitato ONU sui diritti dell’infanzia1 ha raccomandato al nostro paese di sensibilizzare sull’importanza delle vaccinazioni e garantire una copertura vaccinale completa.
Su questo fronte, l’impegno continuo delle Istituzioni è essenziale e gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono confortanti. In Italia dal 1 gennaio al 31 maggio 2019 sono stati segnalati 1.096 casi di morbillo di cui 121 casi in bambini sotto i 5 anni di età. L’86,7% dei casi non era vaccinato al momento del contagio.
È arrivato il momento che ognuno faccia la sua parte, nessuno escluso.
Fallo anche tu, basta una firma.
CHIEDI AL GOVERNO DI FACILITARE L’ACCESSO AI SERVIZI DI VACCINAZIONE A TUTTI I BAMBINI COME MISURA SANITARIA INDIVIDUALE E PER LA PROTEZIONE DELL’INTERA COLLETTIVITÀ.
LE VACCINAZIONI SONO TRA GLI INTERVENTI SANITARI PIÙ EFFICACI, SOSTENIBILI E CONVENIENTI. SALVANO LA VITA DI MILIONI DI BAMBINI E BAMBINE, PROTEGGENDOLI DA MALATTIE E DISABILITÀ.
Per questo motivo chiediamo al Presidente del Consiglio, al Presidente della Camera e al Presidente del Senato di:
Eliminando le disparità regionali, riducendo i tempi di attesa con metodi di prenotazione più rapidi, garantendo ai genitori dei bambini o a chi ne fa le veci l’accesso alle corrette informazioni sui benefici dell’immunizzazione.
Rivolta a tutti coloro che hanno la responsabilità della salute dei più piccoli e che spieghi in maniera chiara l’importanza delle vaccinazioni.
Non solo come scelta di salute personale, ma come strumento essenziale per proteggere i bambini e le bambine più vulnerabili. La loro salute può essere al sicuro solo garantendo che anche chi entra in contatto con loro sia vaccinato.
Investendo nei Paesi più poveri a rischio epidemie e nelle aree colpite da emergenze o conflitti.
COSA FA L'UNICEF
Da sempre, sosteniamo il raggiungimento dell’immunizzazione universale contro le malattie prevenibili in tutti i Paesi. Ogni anno, nelle zone più povere del mondo, forniamo vaccini sufficienti per raggiungere circa la metà dei bambini sotto i 5 anni, salvandoli dalla morte o da malattie invalidanti. Solo nel 2017, abbiamo fornito ben 2,44 miliardi di dosi di vaccini per l’infanzia in 102 Paesi.
È scientificamente dimostrato che la migliore prevenzione consiste nell’assicurare una copertura vaccinale estremamente elevata. Infatti, l’immunità di gregge protegge anche i bambini più vulnerabili e che non possono essere vaccinati.
Nonostante gli enormi progressi, la strada rimane ancora lunga. Soltanto nel 2017, circa 20 milioni di bambini in tutto il mondo non hanno ricevuto un ciclo completo di vaccinazioni e 8 milioni vivono in condizioni di vulnerabilità causate da conflitti o emergenze.
In Italia abbiamo raggiunto risultati straordinari grazie alle vaccinazioni, ma negli ultimi anni si è assistito a una progressiva riduzione delle coperture vaccinali anche in età pediatrica.
La tendenza è stata invertita sotto la spinta dell’intervento pubblico, ma resta fondamentale mantenere alta l’attenzione su questo tema. Soprattutto, bisogna farlo per quei bambini le cui condizioni di salute non gli permettono di essere vaccinati.
Su questo fronte, l’impegno continuo delle Istituzioni è essenziale e gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non sono confortanti. L’Italia è tra i 7 Paesi, dei 53 europei, che ha registrato 1.000 casi di contagi da morbillo tra adulti e bambini nei primi 6 mesi di quest’anno.
È arrivato il momento che ognuno faccia la sua parte, nessuno escluso.
Fallo anche tu, basta una firma.