UN PAPÀ VUOLE ESSERCI. IN OGNI ISTANTE.
UN PAPÀ VUOLE ESSERCI. IN OGNI ISTANTE.

Occorre investire risorse e introdurre politiche sociali in modo da riconoscere ai padri un periodo di congedo che crei fin dalla nascita, una relazione profonda con il proprio figlio, partecipare alla sua crescita in modo costante e sostenere la madre secondo le sue necessità fisiche ed emotive.

CHIEDIAMO ALLA MINISTRA PER LA FAMIGLIA, LA NATALITÀ E LE PARI OPPORTUNITÀ E AL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, L’AMPLIAMENTO DEI CONGEDI PER I PAPÀ, ADEGUATI PER TEMPI E RETRIBUZIONI AGLI STANDARD EUROPEI.*

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Occorre investire risorse e introdurre politiche sociali in modo da riconoscere ai padri un periodo di congedo che crei fin dalla nascita, una relazione profonda con il proprio figlio, partecipare alla sua crescita in modo costante e sostenere la madre secondo le sue necessità fisiche ed emotive.

CHIEDIAMO ALLA MINISTRA PER LA FAMIGLIA, LA NATALITÀ E LE PARI OPPORTUNITÀ E AL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, L’AMPLIAMENTO DEI CONGEDI PER I PAPÀ, ADEGUATI PER TEMPI E RETRIBUZIONI AGLI STANDARD EUROPEI.*

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* In Italia il congedo di paternità obbligatorio è di 1,4 settimane, mentre la media europea è di 2,2 settimane per i padri.

IN PARTICOLARE CHIEDIAMO L’AMPLIAMENTO PER:

1) Supportare la creazione del legame con il neonato, stabilire un ruolo per il papà nella cura del bambino o della bambina per sostenerne il sano sviluppo.

2) Creare con la sua presenza e il suo supporto un ambiente favorevole all’avvio e al buon esito dell’allattamento, nonché fornire l’assistenza adeguata in caso di permanenza del bambino o della madre in ospedale.

3) Assicurare un’equa divisione dei compiti di accudimento e sostentamento tra padre e madre attraverso la comune presenza a casa durante il primo periodo di vita della bambina o del bambino, in modo da alleggerire il carico di responsabilità che ricade sulla figura materna e favorire la riduzione della disuguaglianza di genere.

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